Derthona Hospitality

Il Tuo Soggiorno di Qualità nel Cuore del Tortonese

Se cerchi un’esperienza di soggiorno che superi ogni aspettativa, Derthona Hospitality è il tuo marchio di fiducia. Selezioniamo solo le strutture più esclusive e raffinate del Tortonese e dintorni, garantendoti servizi impeccabili e ambienti da sogno. Dimentica il solito alloggio: qui trovi la promessa di un’accoglienza di altissima qualità, perfetta sia per chi vuole immergersi nelle meraviglie del nostro territorio, sia per chi è di passaggio per affari.

Il nostro circuito è in continua espansione, con nuove strutture di prestigio interessate ad unirsi. Questo significa un’offerta sempre più ricca e diversificata per te, nostro ospite. Scegli Derthona Hospitality: scegli l’eccellenza, scegli l’emozione.

Casa Cuniolo

Bianca, squadrata, movimentata da ritmiche estroflessioni, da improvvise cavature volumetriche e da ben scanditi brise-soleil, la villa, posta al centro di un ampio giardino romantico sulla collina del Castello sovrastante il centro di Tortona, fu realizzata negli anni’30 da Giuseppe Cuniolo, per destinarla all’abitazione della famiglia del figlio, il pittore Gigi Cuniolo (1903-1976), esponente piemontese del paesaggismo novecentesco.

A ispirarne la composita architettura furono, così lascia supporre l’aspetto della costruzione, il modernismo essenziale di Adolf Loos, il lineare classicismo del primo Gio Ponti, il plastico funzionalismo di Le Corbusier e del Bauhaus, e, in particolare, i razionalisti ‘novecenteschi’ dell’area milanese-comasca, architetti ma anche artisti, che gravitavano intorno all’ambiente del Bar Craja e delle riviste specializzate come Domus e Casabella: Luciano Baldessari, Figini e Pollini, Rava e soprattutto Giuseppe Terragni, gli elementi curvilinei del cui Novocomum (1929) si ritrovano echeggiati negli sporti semicilindrici di questo edificio.

La villa si compone di un’ampia sala dove viene servita la colazione confezionata con i prodotti locali – Tortona è nota per le sue tradizioni gastronomiche – di un soggiorno-bar destinato alla lettura e alla conversazione, e di quattro camere da letto ciascuna dotata di sala da bagno e arredata ispirandosi agli stilemi decorativi in voga negli anni’30.

Inoltre a disposizione dell’ospite sono diverse terrazze arredate aperte sul piacevole paesaggio delle colline tortonesi: anche il tetto è interpretato, secondo la lezione di Le Corbusier, come un ‘salon en-plein-air’ riservato al benessere di chi soggiorna nella villa con tanto di solarium e sauna finlandese.

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Residence Perosi

Residence “Perosi” è a Tortona nel centro storico, composto di 12 bilocali situati in un immobile appena ristrutturato, finemente arredato, con vista su un cortile interno alberato.

I bilocali sono dotati di tutte le attrezzature ed in particolare di un angolo cottura e sono destinati a una clientela in viaggio per turismo o per affari.

Il Residence è situato in via Lorenzo Perosi 42 a brevissima distanza dalla piazza Duomo, dal Tribunale, dalla Stazione Ferroviaria e dal Teatro Civico.

La via è certamente una delle più belle vie del centro storico di Tortona, passata miracolosamente indenne attraverso i cosiddetti rinnovamenti edilizi degli Anni Sessanta – Settanta del secolo passato. Per questo ha conservato intatto nel tempo il suo fascino discreto, le sue linee architettoniche armoniose ed uniformi. La contraddistinguono nobili palazzi, dai pregevoli portali in legno, dai balconi in ferro battuto e dai cortili ricchi di verde. Da quelle case trasuda un po’ della nostra storia. Quando Perosi nacque era, da poco, la Via San Giacomo.

Qui, per recarsi in Duomo a celebrare la messa, nel 1814 passò anche Papa Pio VII, in sosta a Tortona, ospite del Barone Garofoli. Nel suo viaggio verso Roma, dopo la lunga parentesi napoleonica.

Questa via rimase intitolata a San Giacomo fino al 1909 quando la denominazione delle vie cittadine dedicate ai Santi fu sostituita da una nuova denominazione più laica. Il caso di Perosi è forse unico in Italia e dimostra quanto fosse popolare la sua figura. Basti pensare che poco dopo la morte di don Orione il Podestà chiese alla Prefettura l’autorizzazione a dedicargli una strada cittadina, ma gli fu risposto che occorreva attendere i dieci anni previsti dalla legge.

Proseguendo di pochi passi, sulla destra, prima dell’incrocio con via Seminario, si trova la casa dove abitavano i Perosi e dove nacque il Maestro, come ricorda una epigrafe murata sulla casa stessa, visibile ancora oggi.

Quarto Piemonte
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